LE CARATTERISTICHE DEI DIFFERENTI CHICCHI
Le aree geografiche in cui vive la pianta del caffe’ sono numerose.
Pertanto le caratteristiche di base degli oli e dei grassi che costituiscono l’aroma dei chicchi cambiano secondo la temperatura, il grado di umidità e il terreno in cui essi crescono.
CARAIBI E AMERICA CENTRALE
Qui prevale l’Arabica sottoposta al metodo Lavati.
L’Arabica Lavati risulta:
– acidula
– poco corposa
– molto aromatica
In: Porto Rico, Cuba, Haiti, Giamaica, Santo Domingo, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Salvador, Nicaragua.
AMERICA DEL SUD
Qui vi è la presenza di Arabica Lavati e Naturali.
L’Arabica Lavati risulta:
– acidula
– poco corposa
– molto aromatica
In: Colombia, Venezuela, Perù, Bolivia.
L’Arabica Naturali si produce solo in Brasile e risulta:
– da neutra a dolce a seconda della provenienza e della tipologia del caffè
– mediamente corposa
– equilibrata
ASIA
Vi è una concentrazione cospicua di Robusta Lavati tipicamente:
– forte
– corposa
– cioccolatata
In: Java, India, Indonesia, N. Guinea.
Vi è una buona presenza di Robusta Naturali:
– forte
– molto corposa
– legnosa
In: India, Indonesia e Vietnam.
Vi è una presenza minima di Arabica naturali
– da neutra a dolce a seconda della provenienza e della tipologia del caffè
– mediamente corposa
– equilibrata
La Coffea arabica è presente esclusivamente in India.
AFRICA
è presente l’Arabica Lavati, tipicamente:
– acidula
– poco corposa
– molto aromatica
In: Etiopia, Kenya, Tanzania, Burundi e Zimbabwe.
Solo in Etiopia è presente l’Arabica Naturali:
– da neutra a dolce a seconda della provenienza e della tipologia del caffè
– mediamente corposa
– equilibrata
La qualità Robusta Naturali è tipicamente:
– forte
– molto corposa
– legnosa
In: Uganda, Camerun, Congo, Togo e Costa D’Avorio.
CAFFE’ E SALUTE – Il caffè può contribuire al benessere dell’organismo
?Consumato in dosi moderate e con costanza quotidiana, il caffè ha dimostrato di essere un aiuto importante nella prevenzione di patologie metaboliche e neuro degenerative. La sua presenza, quindi, all’ interno della dieta di ogni giorno non solo influenza positivamente la sfera emotiva della persona ma può contribuire al benessere dell?organismo? ha affermato il dottor Andrea Poli, Direttore Scientifico di NFI, Nutrition Foundation of Italy ? il Centro Studi dell?Alimentazione. ?Grazie soprattutto al contenuto naturale in acidi clorogenici, il caffè, anche decaffeinato, è tra le fonti dietetiche più abbondanti di antiossidanti. Il suo consumo permette di assumerne quantità significative, con favorevoli implicazioni sulla nostra salute? ha concluso Andrea Poli.
(FONTE: UFFICIO STAMPA NFI 2008)
Maturazione delle drupe
La pianta del caffè possiede una caratteristica sorprendente: la presenza sullo stesso ramo di fiori e frutti a diverso stadio di maturazione.
Per questo motivo la raccolta manuale, letteralmente bacca per bacca, detta ?picking? è l?unica in grado di garantire una prima selezione delle bacche che porta solo quelle a perfetta maturazione verso i successivi stati di lavorazione.
Il metodo ?picking? è, ovviamente, molto costoso e viene adottato esclusivamente per i caffè di pregio.
Ciclo di vita pianta caffè
Il chicco verde di caffè seminato nella terra germina dopo 6 ? 8 settimane. Solo dopo 3 o 4 anni avrete il piacere di vedere fiorire la pianta, e il primo raccolto potrà avvenire soltanto al termine di 4 ? 5 anni.
La pianta del caffè vive 50 anni circa, ma la vita delle piante sfruttate in modo intensivo non supera i 30 anni circa.
Maragogype
I frutti del caffè si chiamano drupe, contengono in genere due chicchi emisferici, assumono colorazioni diverse a seconda del grado di maturazione.
Sono pronti per essere colti circa 6 -8 mesi dalla loro formazione.
Alcune drupe, in particolare quelle alla sommità della pianta contengono un solo chicco di caffè, dalla forma arrotondata; questi particolari chicchi, detti caracolli, sono molto apprezzati e ricercati per le loro caratteristiche di gusto.
Alcune varietà di caffè centro-americane hanno percentuali di caracolli che arrivano al 30%.
Esiste anche una varietà “gigante” di chicco di caffè.
Questa viene detta “chicco elefante” o Maragogype ed è oggetto di particolare selezione.
Si trova, in particolare, in varietà centro-americane di caffè e viene anche utilizzata per incroci volti ad ottenere da alcune piante chicchi di dimensioni più generose.
Fioritura del caffè
La fioritura della pianta del caffè è uno spettacolo meraviglioso.
Basta un forte acquazzone tropicale e due o più volte l’anno, a seconda della varietà, la pianta si copre di una miriade di fiori bianchi, dal profumo delizioso e dolcissimo, come quello del gelsomino.
Dopo 24 ? 36 ore dalla fioritura i petali cadono e inizia a formarsi il frutto del caffè, detto drupa.
CELLULA
Una delle caratteristiche della caffeina è quella di attraversare con grande facilità le membrane cellulari del nostro organismo; ciò implica che subito dopo averla assunta la caffeina si trova già in ogni singola cellula del corpo.
Quasi nessun medicinale riesce a fare altrettanto, la sua permeabilità è veramente eccezionale.
Il caffè aiuta la memoria: cinque al giorno possono prevenire l’Alzheimer
Uno studio pubblicato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic) rivela che la caffeina riduce del 20% rischio di contrarre la patologia
Bere dalle tre alle cinque tazze di caffè al giorno comporta una riduzione fino al 20% del rischio di ammalarsi di Alzheimer. Lo riporta uno studio pubblicato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic). Il merito andrebbe attribuito da un lato alla caffeina, che previene la formazione delle placche amiloidi nel cervello, e dall’altro ai polifenoli, che aiutano a ridurre l’infiammazione.
A confermare questi risultati è anche una ricerca condotta da un team di scienziati della Johns Hopkins University coordinato dal dott. Michael Yassa e pubblicata su Nature. Secondo le analisi, la caffeina avrebbe un effetto positivo sulla memoria a lungo termine, riuscendo a rinforzare i ricordi anche a distanza di 24 ore dal consumo. Il dott. Yassa spiega: “l’effetto di potenziamento della memoria era già noto. Noi abbiamo documentato per la prima volta uno specifico effetto sulla riduzione dell'”oblio” a oltre 24 ore di distanza”.
Durante i test, alcuni volontari hanno assunto 200 mg di caffeina. I ricercatori hanno osservato che la sostanza riusciva a “fissare” la memoria e a contrastare l’accumulo nel cervello e nei vasi sanguigni della proteina beta amiloide, responsabile della formazione delle placche amiloidi che incidono in maniera decisiva nell’insorgere dell’Alzheimer.
Un gruppo di ricercatori della University of South Florida ha poi somministrato la caffeina a topi da laboratorio, riscontrando un calo ematico e cerebrale significativo della proteina beta amiloide. L’esperimento, suddiviso in due distinti studi coordinati dal dott.Huntington Potter, valuta l’incidenza preventiva della caffeina sull’Alzheimer al netto di altri fattori come la dieta, l’attività fisica e lo stile di vita. Questo è stato possibile modificando geneticamente i topi da laboratorio, in maniera da renderli soggetti a perdite di memoria simili a quelle riscontrabili nell’Alzheimer, e osservando poi come la caffeina interagiva col loro organismo. I roditori mostravano deficit mnemonici a 18-19 mesi, corrispondenti ai 70 anni nell’uomo.
In futuro si potrebbero testare anche sull’uomo le virtù anti-Alzheimer della caffeina: il National Research Council della National Academy of Sciences ritiene che questa sostanza non dovrebbe essere nociva se assunta in queste quantità moderate. Considerando, ovviamente, le dovute eccezioni come le donne incinte e gli ipertesi, per i quali caffè, tè e affini vanno assunti con parsimonia.
Usare il caffè per la cura delle piante e per allontanare gli insetti
I fondi di caffè sono degli ottimi fertilizzanti e possono essere utilizzati come concime dato che al loro interno contengono sostanze come calcio, azoto, potassio e magnesio. Basta spargerli nel vaso o impastarli con il terreno. Inoltre sono perfetti per allontanare gli insetti, sono infatti acidi e per questo tengono lontane formiche e lumache. Possono essere sparsi nei punti critici della casa dove solitamente si trovano insetti o utilizzati come pesticidi naturali per le piante.
Eliminano le macchie e combattono la cellulite, ecco i mille usi dei fondi di caffè
Non buttateli via, i fondi del caffè sono perfetti per eliminare gli odori e le macchie ostinate su stoviglie e superfici, possono essere utilizzati per contrastare la forfora e combattere la cellulite. Ecco i mille modi per riutilizzare i fondi di caffè.
Come utilizzare il caffè per eliminare gli odori e profumare gli ambienti di casa
I fondi del caffè assorbono gli odori, sono dunque perfetti eliminare quelli cattivi , soprattutto in ambienti chiusi, armadi, cassetti ecc. Possono essere riposti all’interno di un bicchiere in frigorifero per eliminare gli odori forti di altri cibi; li si può inserire in sacchetti di stoffa da riporre negli armadi e nei cassetti per eliminare l’odore di chiuso. Possono essere utilizzati come deodoranti per l’ambiente, basta unire i fondi di caffè con acqua e cannella.Infine è possibile utilizzare i fondi del caffè nei posacenere in modo da attutire la puzza di cenere.
I fondi del caffè per la cura dei capelli e del corpo
Sono perfetti per la cura dei capelli, infatti aiutano a eliminare la forfora, a prevenire la caduta e donano lucentezza. Dopo lo shampoo basta applicare una piccola dose di caffè utilizzato sulla cute e sulla lunghezza del capello strofinando intensamente e lasciando riposare per almeno 10 minuti. Risciacquare poi con acqua abbondante e shampoo.
E’ possibile utilizzarli per eliminare il cattivo odore che rimane sulle mani dopo aver sbucciato aglio e cipolla o dopo aver cucinato del pesce. Basta utilizzare la polvere di caffè prima del sapone, strofinandola tra le mani, poi procedere con l’insaponatura e il gioco e fatto.
I fondi del caffè sono perfetti per esfoliare la pelle e renderla liscia. Per creare uno scrub naturale bisogna unire i fondi di caffè con un paio di cucchiaini di olio d’oliva e poi spalmare il composto sulla pelle del corpo. Questo scrub pulisce l’epidermide nutrendola in maniera completamente naturale.
Possono essere utilizzati inoltre per combattere la cellulite su cosce e glutei creando una sorta di maschera. Unite i fondi ridotti in polvere ad un cucchiaio di bagnoschiuma e un po’ di acqua tiepida, massaggiate la parte interessata e lasciate in posa per dieci minuti. Poi risciacquate il tutto con acqua fredda.