CAFFE’ VERDE – Proprietà
LE PRINCIPALI DIFFERENZE CON IL CAFFE’ CLASSICO.
Il caffè verde crudo, ossia non torrefatto, non possiede il caratteristico colore marrone scuro ma è verde, così come sono i semi al naturale.
Il colore non è però l’unica differenza tra il classico caffè, presente quotidianamente nella nostra dieta, e il caffè verde; il processo di torrefazione , infatti, modifica molte proprietà del seme.
Prima differenza tra tutte è sicuramente la quantità (ma anche la “qualità”) di caffeina contenuta, minore rispetto al caffè tostato, così come è anche diversa la forma in cui questa caffeina si presenta: nel caffè verde, infatti, la caffeina non è libera, bensi legata all’acido clorogenico (un potente antiossidante) con cui forma il clorogenato, da questa caratteristica chimica ne deriva un assorbimento molto più lento da parte delle mucose e un tempo di permanenza nel flusso ematico molto più lungo.
In pratica, assumendo una tazzina di caffè classico, il picco ematico del valore di caffeina si raggiunge in circa mezz’ora e tale quantità viene eliminata in tempi brevi, assumendo invece il caffè verde, l’assorbimento è molto più lento, quindi non si raggiungono picchi ematici molto elevati di caffeina (che però rimane in circolo per molto più tempo e ciò si traduce in un’azione della caffeina che dura più a lungo).
Un’altra differenza è la quantità di polifenoli contenuta nei semi crudi che risulta maggiore rispetto a quella contenuta nel caffè torrefatto, in quanto il processo di tostatura provoca una diminuzione di questi principi attivi, soprattutto dell’acido tannico e dell’acido felurico. Lo stesso discorso vale anche per le vitamine (in prevalenza vitamine del gruppo B) e i sali minerali, che risultano presenti in maggiori quantità nel caffè verde.
Ultima differenza, ma non per importanza, è il pH ossia il valore di acidità/basicità di un alimento: il caffè verde non lavorato ha un valore di pH intorno a 5 mentre il pH del caffè tostato oscilla tra i 3 e 3,5, di conseguenza il valore del caffè verde è molto più vicino alla neutralità (che equivale a 7), e da ciò ne deriva un minore effetto lesivo sulla mucosa gastrica.
I 4 BENEFICI LEGATI ALL’ASSUNZIONE DEL CAFFE’ CRUDO.
Dopo aver esaminato le differenze con il nero soffermiamoci sui risultati di recenti ricerche che hanno dimostrato come questo caffè apporti moltissimi benefici, senza però causare i vari effetti collaterali quali tachicardia, ipertensione o attacchi d’ansia.
In particolare sono 4 i principali benefici legati all’assunzione del caffè verde:
– Metabolismo dei grassi: il caffè verde possiede delle molecole, le metilxantine, che hanno un’azione lipolitica, cioè hanno la funzione di liberare gli adipociti (cellule che contengono i lipidi) dagli acidi grassi; in altre parole sono delle vere e proprie molecole “brucia grassi”; tuttavia questi acidi grassi liberati devono essere metabolizzati dall’organismo, e per fare questo è indispensabile associare un’attività fisica aerobica che metabolizzi al meglio queste sostanze, in caso contrario infatti, l’organismo riporterà gli acidi grassi nuovamente all’interno degli adipociti, vanificando l’azione lipolitica del caffè verde.
– Controllo della Glicemia: grazie al controllo dei livelli di zucchero nel sangue attraverso due meccanismi. L’acido clorogenico, contenuto in grandi quantità nel caffè verde inibisce un enzima chiave del processo di regolazione della glicemia (glucosio 6-fosfatasi) riducendo il processo di trasformazione del glicogeno in glucosio che avviene nel fegato. Nel secondo meccanismo di controllo il caffè verde agisce direttamente sulle cellule della mucosa intestinale, inibisce l’assorbimento intestinale degli zuccheri con un’azione diretta e, in pratica, un minore assorbimento si traduce in un minore valore di glucosio nel sangue. Per questi motivi il caffè verde è un ottimo integratore per persone affette da diabete o da patologie correlate ad alterati livelli di glicemia.
– Azione Antiossidante: la presenza nel caffè verde di molecole antiossidanti, come l’acido tannico e l’acido felurico, contrasta l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
– Azione Antinfiammatoria: l’acido clorogenico viene metabolizzato e trasformato nell’intestino in acido caffeico, una molecola dalla forte attività antinfiammatoria; questa funzione aiuta a contrastare l’insorgenza di molte patologie e di alcuni tumori.
Fonte: http://www.benessere360.com/caffe-verde.html